La docente di biologia, la Prof.ssa Provenzano, ha
incaricato noi otto ragazzi delle classi 2A, 2B, 2D e 2G di creare il modellino di un vulcano da esporre alle classi prime.
Per crearlo ci siamo serviti di una base di legno, abbastanza grande da usare
come appoggio per tutta la struttura del vulcano, poi abbiamo tagliato una bottiglia di plastica per usarla come camera magmatica dove in seguito sarebbero stati inseriti i reagenti. Abbiamo avvolto la camera con carta pesta o carta di giornale bagnata con acqua e colla vinilica per definire struttura e forma del nostro vulcano. Subito dopo abbiamo aspettato 24 ore per l’asciugatura, l'abbiamo colorato con i colori acrilici, l'abbiamo cosparso di un impregnante trasparente per mantenerne il colore e lasciato asciugare nuovamente per altre 24 ore. Infine abbiamo aggiunto gli ultimi ritocchi ed il nostro vulcano è pronto.
La cosa più interessante è però creare la reazione chimica che simula l'eruzione. Gli "ingredienti" sono: bicarbonato, aceto, detersivo per i piatti, colorante alimentare rosso.
Abbiamo sfruttato la reazione tra acido acetico (CH3COOH) e bicarbonato di sodio (NaCO3). Quando si mescolano questi due reagenti si può osservare rapidamente la formazione di una schiuma. Questa reazione produce anidride carbonica (CO2) creando un’elevata pressione che spinge il fluido verso l’alto fino ad eruttare. La forza dell'eruzione dipenderà dalla quantità di aceto (abbiamo utilizzato circa 2-3 cucchiai).
È stato un gioco, se vogliamo, ma molto piacevole ed istruttivo. Non ci ha insegnato soltanto come simulare un'eruzione vulcanica, ma soprattuto ci ha fatto mettere in pratica conoscenze di chimica, ha fatto esercitare la nostra manualità e ci ha permesso anche di metterci alla prova come "docenti" nei confronti dei nostri compagni più piccoli.