Di solito associamo alla parola "atelier"
l'idea della moda o, comunque, di un'attività artigianale. Magari suonerà strano farla coincidere con un'iniziativa per l'apprendimento del francese, ma così ha fatto l'Intitut Français di Milano, che invita stabilmente alunni e docenti delle scuole italiane a far visita al loro modo di insegnare le lingue. E, in effetti, artigianale è la cura con cui i docenti predispongono le lezioni che offrono alle scuole italiane che vanno a visitare la struttura.
Il Melloni ha colto al volo l'occasione offerta tanto gentilmente, così i proff. Fermi, Iovino e Putrone hanno accompagnato al Palazzo delle Stelline, nel capoluogo lombardo, la nostra 4A RIM, affinché potesse prendere maggiore dimestichezza con la lingua transalpina: infatti ogni atelier tratta le peculiarità della pronuncia francese con esercizi mirati e in modo progressivo e personalizzato in base al proprio livello.
Pare ovvio e scontato dire che l'esperienza è stata bella, ma bisogna sottolinere che tutto questo è quantomai vero nel caso in questione, grazie particolarmente alla figura di M.me Isabelle Corbo, responsable pédagogique dell'Istituto francese, la quale ha affrontato la difficile problematica dell'interculturalità, tema molto avvertito nel nostro Paese ma presente e assai vivace particolarmente nella cultura e nella società francese, il cui passato coloniale ha obbligato i nostri "cugini" a fare i conti prima di noi con i problemi dell'incontro tra culture diverse. In fondo, però, anche incontrare la cultura francese è stato di per sé un momento di interculturalità, perché nonostante la parentela linguistica data dalla comune origine latina delle nostre parlate, la civiltà francese non si è evoluta in modo identico a quella italiana, per cui ogni contatto, scambio, incontro è una positiva occasione di crescita comune.
Il 27 febbraio, dunque, giorno in cui è avvenuta la visita, è stata una bella occasione per prendere ancora più familiarità con il nostro mondo e con la nostra Europa, che continuamente cambia e continuamente mescola persone, pensieri e situazioni.