«Questo incontro mi ha emozionato»: è il primo parere di una mamma dopo
gli interventi di presentazione del preside Fasan, dei prof. Anna Ferrarini e Piergiacomo Spotti e degli psicologi d'istituto, dott. Silverio Zucchi e Cecilia Ruozzi. È uno dei casi in cui si può dire che chi non c'era ha perso, perché è stata un'occasione di confronto per rinsaldare l'alleanza tra scuola e famiglia nell'educazione dei ragazzi.
Una parola chiave che è emersa è stata "comunità educante", un aspetto da riscoprire insieme a tutta la galassia di quelle "cose" che fanno la relazione. Un altro aspetto sensibile è stata la considerazione che non dobbiamo inculcare nei nostri figli la paura del fallimento e noi adulti non dobbiamo temere di deluderli, perché anche questo è, in qualche modo "terapeutico".
La crescita è un processo che prevede anche fatica, dolore e delusione: in questo senso è fondamentale, ancora una volta, la riscoperta della comunità educante, fondamentale perché, prima di tutto, comunità di ascolto e di inclusione.
Non poteva poi mancare il riferimento alla parola d'ordine dei nostri giorni: resilienza. La registriamo doverosamente, con la soddisfazione che, almeno, la dott.ssa Ruozzi ci ha spiegato per bene cosa significa.
In conclusione, la soddisfazione per questo incontro è stata grande; evidentemente si sentiva il bisogno di un incontro del genere. Forse sarebbe stato bene avere più tempo a disposizione per lo scambio di pareri, ma chissà: magari ci saranno altre occasioni. Intanto una la creiamo noi sul nostro profilo Facebook d'istituto, in cui apriamo il post "Pandemia: dico la mia!", in cui potete riempire lo spazio dei commenti con le vostre osservazioni sul tema.